Approfondimenti


La Dott. Soraya Puglisi attraverso un’intervista ci spiega il valore di queste discipline nel panorama sanitario. L’endocrinologo è un medico che si occupa delle diverse patologie dovute alla disfunzione delle ghiandole endocrine, che possono avere impatti anche gravi sulla vita quotidiana se non precocemente diagnosticate e curate.
Per esempio, la Dottoressa sottolinea l’importanza di una valutazione da parte di un esperto dei noduli tiroidei, per i quali è fondamentale escludere la malignità, specialmente in caso di familiarità. Uno screening della funzione tiroidea andrebbe poi effettuato in caso di variazioni del peso, dell’appetito, del sonno. Una condizione di ipotiroidismo (ridotta produzione degli ormoni tiroidei) potrebbe essere alla base di stanchezza eccessiva e rallentamento psicofisico, mentre sudorazione eccessiva e tachicardia potrebbero essere causate da una condizione di ipertiroidismo (eccesso di produzione degli ormoni tiroidei).



Ecco il clip dell’intervista alla Dottoressa Soraya Puglisi sul nuovo servizio di Endocrinologia e Diabetologia al Poliambulatorio Polis.

Come prevenire le patologie che riguardando le disfunzioni delle ghiandole endocrine e come agire tempestivamente quando si avvertono delle anomalie riguardanti il ciclo del sonno, variazioni repentine di peso e cambiamenti nella sessualità apparentemente ingiustificati. Ne abbiamo parlato con la Dottoressa Soraya Puglisi che ha fornito ai pazienti consigli sui comportamenti da adottare soprattutto in un’ottica di prevenzione in modo da ottimizzare le terapie e gestire al meglio l’eventuale malattia.



LA SEDAZIONE COSCIENTE

COS’È?

La sedazione cosciente è una tecnica analgesica sicura e consolidata (utilizzata con successo da oltre sessant’anni nei paesi anglosassoni e soprattutto negli Stati Uniti, in Italia ad oggi solo dal 5% dei dentisti) che permette di affrontare le cure odontoiatriche senza dolore, ansia, paura e stress.
E’ una tecnica molto leggera e non invasiva, per questo adatta a tutti!

Può essere abbinata a qualunque trattamento: cura delle carie, protesi, cure canalari, estrazioni, terapie gengivali, implantologia.

La sedazione cosciente desensibilizza la mucosa orale, riducendo quindi la sensibilità e il dolore e favorendo un senso di benessere e tranquillità tp7f376.



Abbiamo incontrato le logopediste Anna Basile, Federica Mantovan e Alessandra Vitulo, componenti del “team logopedia” del Poliambulatorio Polis, per conoscere tutti gli ambiti di azione della logopedia.

Quali sono gli ambiti in cui la logopedia può rappresentare un valido aiuto?
La logopedia svolge la propria attività nella prevenzione, valutazione e trattamento riabilitativo delle patologie della voce, del linguaggio orale e scritto e della comunicazione in età evolutiva, adulta e geriatrica. I problemi di comunicazione nei bambini, la perdita della parola dopo un incidente d’auto o in moto, la difficoltà a deglutire, le difficoltà di espressione negli adulti dovute a malattie neurologiche come la paralisi celebrale o l’ictus, i disturbi del linguaggio: sono solo alcuni dei tantissimi ambiti in cui l’intervento di un logopedista fa la differenza.



Abbiamo incontrato il dottor Marco Montagnini, osteopata e chinesiologo consulente del Poliambulatorio POLIS, per conoscere finalità e metodiche terapeutiche dell’osteopatia.

Che cos’è l’osteopatia?
L’osteopatia è una terapia manuale, non invasiva, complementare alla medicina classica. Tale metodica tratta le varie patologie studiando l’individuo nel suo complesso. Non si accontenta di risolvere il sintomo, ma va alla ricerca della causa di ogni sofferenza che può trovare la sua localizzazione anche in un’altra zona rispetto a quella del dolore riferito. L’intento terapeutico è quello di riequilibrare struttura, funzione e postura individuando e recuperando ogni limitazioni di mobilità.

L’osteopatia ci porta, quindi, a riscoprire che la qualità del movimento nelle sue innumerevoli sfaccettature rispecchia la qualità della vita e della salute.
Una postura scorretta, i postumi di un trauma o di una malattia generano conseguenze che, attraverso una riduzione di mobilità, divengono responsabili di un aggravio funzionale (cioè di un sovraccarico). La restrizione di movimento influenza la fisiologia del tessuto, spesso provocando danni significativi e l’organismo risponde con adattamenti compensatori che, nel tempo, possono predisporre all’insorgenza di vere e proprie malattie. L’osteopata interviene manualmente, ricercando e correggendo le restrizioni di mobilità e gli squilibri posturali, utilizzando tecniche dolci e mirate. La mobilità recuperata si traduce in uno stimolo riorganizzativo nella distribuzione delle sollecitazioni meccaniche; ne consegue una riduzione degli stress articolari, minor fatica e maggior durata della struttura.

L’analisi funzionale, il percorso metodologico deduttivo e la strategia di trattamento sono i tre passaggi base dell’attività dell’osteopata.
Esatto. L’osteopata, tramite l’utilizzo esclusivo delle mani, analizza la mobilità complessiva del corpo e quella più specifica delle sue singole parti, in particolare quella dell’apparato muscolo-scheletrico. Individua le condizioni nelle quali si deducono particolari restrizioni dei movimenti fisiologici e, avvalendosi di una propria metodologia, pianifica e attua un percorso di trattamento mirato al loro ripristino in un ottica di riequilibrio funzionale e non solo sintomatico.

Quali sono le indicazioni al trattamento osteopatico? Ci sono restrizioni relative all’età?
Il trattamento osteopatico è indicato per tutte le fasce di età ed ha molteplici indicazioni per il suo utilizzo, tra cui:
-disturbi dell’apparato muscolo-scheletrico: cervicalgia, torcicollo, colpo di frusta, dorsalgia, lombalgia, colpo della strega, sciatalgia, pubalgia, tendiniti, distorsioni ed esiti di fratture;
-disturbi cranio-facciali: cefalee, emicranie, sinusiti;
-disturbi dell’apparato occlusale e dell’articolazione temporo-mandibolare: in collaborazione con il dentista e l’ortodonzista per il trattamento di disfunzioni dell’articolazione temporo-mandibolare e bruxismo;
-disturbi viscerali di tipo funzionale: reflusso gastro-esofageo, turbe digestive, colon irritabile, disturbi del ciclo mestruale, patologia emorroidaria;
-sequele post operatorie: l’osteopatia, in affiancamento alla chirurgia e alla fisioterapia nell’iter riabilitativo, può accelerare i tempi di recupero e favorire un miglior risultato finale. Trova indicazione nel trattamento di cicatrici, aderenze post-chirurgiche e drenaggio degli edemi.

Da tali indicazioni emerge come l’osteopatia offre un vasto campo di applicazioni integrabile a quello di altre figure professionali operanti in ambito socio-sanitario.
Infatti, nella sua pratica professionale l’osteopata auspica e ricerca un approccio multidisciplinare che si avvale della cooperazione di altre figure sanitarie. È da sottolineare come la raccolta dei dati inerenti la storia personale e clinica del soggetto non miri a una conclusione diagnostica, di naturale pertinenza medica, bensì a delineare un corretto inquadramento funzionale che permetta l’esclusione di quelle condizioni che rappresentano una controindicazione assoluta al trattamento osteopatico.


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